OcchiGli occhi di un anime vanno quindi trattati con grande attenzione poichè rappresentano la parte più rilevante di tutta la figura (quella ovvero che darà tono ed espressività al nostro soggetto); oltre a tutto ciò bisogna tener presente che gli occhi diventeranno una specie di firma indelebile del nostro stile...
l'occhio del maschio è meno dettagliato di quello della femmina poichè particolari come ad esempio le illuminazioni addolciscono notevolmente il soggetto;
la forma dell'iride e della pupilla possono variare a discrezione dell'autore (es. leggermente ovale, rettangolare, circolare, ecc.);
anche la dimensione dell'occhio e delle sue parti rispetto al resto del viso possono avere dei rapporti di proporzione (senza esagerazioni) piuttosto soggettive;
le sopracciglia femminili sono sempre sottili.
Per rappresentare la rabbia l'occhio si stringe e la sopracciglia si avvicina all'angolo interno dell'occhio.
Per rappresentare le lacrime o un occhio che è sul punto di piangere di possono deformare i contorni dell'iride e creare al suo interno una serie di riflessi.
Per rappresentare la vecchiaia è sufficiente aumentare le rughe di espressione.
Uno stato confusionale può essere rappresentato attraverso un occhio, vuoto, spento.
Lo stupore si rappresenta rimpicciolendo l'iride e la pupilla in modo che questi non tocchino la palpebra.
Nel profilo l'iride si assottiglia.
L'ilarità si ottiene anche con la deformazione.
La felicità secondo i manga… ricordate Georgie?
Altro esempio di felicità secondo i manga.